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Almeno 4 modi per capire i consumatori online

Ultimo aggiornamento 27 Dicembre 2019

Il tempo della selezione di parole chiave fatta perchè così “ci sto pure io in prima pagina” è bello che passato e direi MENOMALE.
Tutti coloro che si trovano ancora nelle condizioni di dover soddisfare questo tipo di richieste hanno la mia più profonda solidarietà, il mio appoggio, il mio pensiero prima di coricarimi … e il primo quando mi alzo la mattina.

Partendo dal presupposto che le nostre pagine dovranno posizionarsi per rispondere a delle esigenze di ricerca informazioni che gli utenti faranno interrogando il motore di ricerca. ci sarà più semplice capire che sono le esigenze le nostre vere parole chiave.
Detto in 14 parole: dobbiamo capire i consumatori di quel prodotto e/o servizio che stiamo vendendo online.

Se dovessi elencare tutte le fonti e gli strumenti che ci consentono di capire il processo di ricerca e acquisto online probabilmente non riuscirei a prendere il treno delle 18:40 (sono le 15:00 mentre scrivo), tuttavia ho rintracciato 4 articoli che ho nel tempo pubblicato su LinkedIn Publisher che possono essere utili (anche a me che nel frattempo dimentico le cose che scrivo e mi stupisco che le abbia scritte proprio io):

  1. Utilizzare il suggest di Amazon:
    Amazon è anche un importante motore di ricerca che, dati alla mano, rispecchia molto fedelmente le intenzioni degli utenti in fase di acquisto e che quindi può essere un valido supporto per le nostre attività di marketing online e SEO … 
  2. Google suggest per raccontare un prodotto
    Proviamo a guardare al suggest in un altro modo, ovvero come un utile strumento che può aiutarci a raccontare un prodotto e creare così uno schema mentale che soddisfi le aspettative degli utenti (e anche del motore). ..
  3. User intent e purpose per Google
    Google ha quindi tutto l’interesse a offrire SERP perfettamente corrispondenti alla query digitata dall’utente: la sua non è una missione umanitaria, è “semplicemente” business.
  4. Google Consumer Survey
    Ho speso 50 dollari con Google Consumer Surveys per avere, in pochi giorni, ben 500 risposte, poi elaborate da Google (ne ho parlato al Web Marketing Festival di Rimini con l’intervento dedicato ai podcast- img1) e con possibilità di filtrare per ulteriori parametri, individuando così nicchie specifiche. …

 

E buona lettura.