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AI e SEO, buone prassi e fraintendimenti

robot che corre ad aiutare un umano
Puoi farti aiutare dalla AI ma non farti sostituire, nella SEO e non solo.

Nel digital marketing e nello soprattutto nella SEO, si parla di AI quotidianamente oramai. Da quando le persone hanno scoperto che con ChatGPT è possibile fare quasi tutto, l’argomento “intelligenza artificiale” ha iniziato a popolare i titoli di giornali, blog, libri, ebook (basta cercare “prompt” in qualsiasi store online) e via dicendo. Poi è arrivata la comunicazione di Google su Bard; Bing che l’ha integrata anche su Skype e via dicendo. Nello specifico dell’integrazione tra le 3 chatbot per eccellenza, e non solo, può interessarti l’articolo che ho scritto su LinkedIn intitolato: Un metodo di analisi argomenti: Google Trends + Search Console + AI + Entity.

Riguardo la SEO se ne parla soprattutto in relazione alla SEO Copywriting e in generale all’AI generated content, ed erroneamente a mio avviso. E su questo Google ha dovuto esporsi ufficialmente con una pagina pubblicata a febbraio 2023, intitolata Google Search’s guidance about AI-generated content. C’è da dire che una strategia SEO può prevedere tantissimi utilizzi dell’Intelligenza Artificiale che vanno oltre la mera generazione di title SEO, meta name description o analisi keyword, cosa quest’ultima che non è assolutamente possibile fare attualmente con ChatGPT. E questo è il primo fraintedimento.

Per approfondire alcuni argomenti associati:


L’evoluzione della SEO

Sono circa 18 anni che lavoro in questo settore e quasi ogni anno si parla di morte della SEO, non è mai accaduto e mai accadrà per il semplice fatto che per fare SEO nel 2023 (e sarà sempre più vero in futuro) quel che serve è il cervello e la sensibilità di un essere umano che sappia capire però, come utilizzare la tecnologia a sua disposizione.

Capire come usare l’AI nella SEO è quindi l’attuale “evoluzione” della SEO, non la sua morte. E anche per questo che questo lavoro è straordinariamente bello, interessante e sempre nuovo da scoprire.

Rimane la questione che chi usa l’intelligenza artificiale senza usare la propria intelligenza farà danni enormi.

Tornando con la mente all’inizio del 2023 mi sono ricordata che alla domanda posta a John Mueller su quali fossero le competenze necessarie per fare SEO nel 2023, lui ha risposto: curiosity and persistance.

Insomma, tutto torna.

ChatGPT non è un software SEO, ma i software SEO integrano l’AI

Utilizzare ChatGPT per fare analisi query come se fosse uno dei classici tool che generalmente utilizza chi fa SEO, è assolutamente fuorviante ad oggi. Sicuramente può essere integrato nel percorso di analisi che prevede diversi step.

Ne ho parlato di recente in un video fatto con alcuni colleghi del collettivo SEO Search Foundry, video intitolato Impatti dell’Intelligenza Artificiale e del Machine Learning nella SEO (aprile 2023). Ne consiglio la visione perché ci sono molte informazioni utili e consigli.

Chiacchierata tra SEO, oltre me: Andrea Scarpetta e Luca Bove su cosa è, come si usa e come non usare ChatGPT.

Tra le buone prassi di utilizzo dello strumento ci sono ad esempio il brainstorming, la diversificazione della comunicazione in base al destinatario, la clusterizzazione e il riassunto. Tutto però parte dal suo corretto utilizzo che consiste nel saper chiedere.

E a tale proposito proprio Andrea ha suggerito lo studio di come creare prompt efficienti con il libro intitolato PROMPT: A practical guide to brand growth using ChatGPT.