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Panda è ora parte “core” dell’algoritmo di Google

Ultimo aggiornamento 13 Gennaio 2016

pandaÈ una novità che serpeggiava nei siti e che è stata definitivamente confermata da Google (Gary Illyes) come riporta Searchengineland.com.

A parte le conferme, le smentite, chi ha fatto cosa e cosa ha fatto chi, il concetto di fondo che dovrebbe interessarci è (sempre) quello della qualità: “It measures the quality of a siteallows Google to take quality into account and adjust ranking accordingly.”

In sostanza sarà pure una novità ma non è una novità il suo contenuto.

Nel 2011 l’articolo su Webmaster Central Blog intitolato More guidance on building high-quality sites diceva che Panda valutava la qualità di un sito web in modo algoritmico e che per capire cosa fosse questa “qualità” bisognava porsi alcune domande:

  • ti fidei delle informazioni presentate in questo articolo?
  • È scritto da un esperto o appassionato che conosce bene l’argomento, o è di più bassa in natura?
  • Il sito ha duplicato contenuti, presenta articoli ridondanti su identici o simili argomenti con leggere varianti delle parole chiave?
  • Daresti i tuoi dati della carta di credito a questo sito?
  • Questo articolo ha errori ortografici?
  • Sono trattate tematiche di interesse per i lettori oppure sta cercando solo di indovinare le parole chiave ?
  • Fornisce contenuti originali o informazioni, rapporti originali, ricerche originali, o analisi originale?
  • La pagina fornisce un valore sostanziale rispetto ad altre pagine nei risultati di ricerca?
  • Quanto controllo di qualità viene effettuato sui contenuti?
  • L’articolo descrive entrambi le visioni di una storia?
  • Il sito è un’autorità riconosciuta sul suo argomento?
  • Ci sono tanti autori, oppure si sviluppa su una vasta rete di siti, in modo che le singole pagine o siti non ottengono la stessa attenzione e cura?
  • L’articolo appare sciatto o frettolosamente prodotto?
  • Per una query sulla salute, vi fidereste delle informazioni rilasciate da questo sito?
  • Riconosceresti questo sito come fonte autorevole?
  • Questo articolo fornisce una descrizione completa della tematica?
  • Questo articolo contiene informazioni interessanti e non ovvie?
  • È il tipo di pagina che salveresti tra i preferiti o consiglieresti ad un amico?
  • Questo articolo ha una quantità eccessiva di annunci che distraggono o interferiscono con il contenuto principale?
  • Ti aspetti di vedere questo articolo in una rivista stampata, un’enciclopedia o un libro?
  • Gli articoli ti sembrano brevi, inconsistenti, o comunque privi di utilità?
  • Sono le pagine realizzate con cura e attenzione ai dettagli?
  • Gli utenti si potrebbero lamentare vedendo le pagine di questo sito?

Qualche considerazione personale

Moltissime di queste domande sono quelle alle quali i Quality Raters si trovano a dover rispondere. Però Panda, come sopra riportato, è una valutazione algoritmica… tuttavia Google è una learning machine che impara dagli esseri umani…
Non credo ci sia un grande mistero sotto questa novità, c’è la logica che, come sempre, dovrebbe guidare le nostre scelte.
Personalmente credo che un mix micidiale sia determinato dalla sovraottimizzazione in coppia con la ridondanza ma se avete qualche dubbio basterà far leggere il contenuto a qualcuno che di SEO non capisce nulla (le persone normali).