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Privacy, i contenuti rimossi da Google

Ultimo aggiornamento 16 Gennaio 2020

Forse non tutti sanno che è possibile richiedere a Google di rimuovere i contenuti pubblicati online qualora ci siano comprovate ragioni. Non sto parlando di tag “tecnici” tipo “disallow” o “noindex” ma di questioni più serie: “per motivi legali“.

Infatti, in questo caso, la pagina web dedicata è proprio questa: https://support.google.com/legal/answer/3110420

A parte questo strumento il cui utilizzo richiede un po’ di tempo, ovviamente, Google mette però a disposizione un sito interamente dedicato al Rapporto sulla trasparenza che può essere consultato per tipologia di problematica e per alcune voci per Paese.

Richieste di rimozione di contenuti ai sensi delle leggi europee sulla privacy

Selezionando la voce “Rapporti” ci sono 12 rapporti che possono essere consultati in modo anche interattivo. Tra questi anche quello sulla rimozione dei contenuti ai sensi della tanto famosa (o famigerata) legge europea sulla privacy.

La cosa interessante è guardare il grafico relativo la privacy: ovviamente in ascesa nel periodo gennaio 2015 – gennaio 2019.

Lo stesso grafico può essere consulato anche per singolo paese, in questo modo vedremo subito quali sono i paesi che hanno effettuato più richieste e quali quelli che invece restano in coda alla classifica.

Inoltre per questo rapporto è possibile visualizzare ulteriori informazioni e immagini per i seguenti argomenti:

  • URL richiesti e rimossi
  • Categorie di richiedenti
  • Categorie di siti web che ospitano contenuti di cui è stata richiesta la rimozione
  • Categorie di contenuti di cui è richiesta la rimozione
  • Contenuti oggetto delle richieste per categoria di siti web

Nello specifico della Categoria di siti web che ospitano contenuti dei quali è stata richiesta la rimozione a parte i “vari”, ci sono in primis i siti di notizie, seguiti dalle directory e social media.